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VENTILAZIONE MECCANICA CONTROLLATA (VMC): A COSA SERVE  E COME FUNZIONA
Sick Building Syndrome – Sindrome dell’edificio malato. Molte persone soffrono di questa sindrome e probabilmente non ne sono nemmeno consapevoli.
L’insalubrità dell’aria in una abitazione o in un ufficio, i luoghi in cui molti di noi trascorrono la maggior parte del loro tempo, che può essere causata da tantissimi fattori tra cui vernici, arredamento, muffe, eccessiva umidità, ha effetti negativi sulla salute delle persone, sul loro benessere e sulla loro produttività. Tradotto: può provocare malattie a carico dell’apparato respiratorio e cardiovascolare, favorire asma, allergie, malessere generale, stanchezza cronica, una combinazione di sintomi spesso chiamata appunto “sindrome dell’edificio malato” (Sick Building Syndrome). La pericolosità di questa miscela di fattori inquinanti in un ambiente chiuso, dipende dalla prolungata e costante esposizione. Inquietante vero? Ma purtroppo terribilmente reale.

Non bastava l'inquinamento atmosferico...Ecco l'inquinamento indoor!

inquinamento-indoor-casaSi parla sempre di più di INQUINAMENTO INDOOR e Il Ministero della Salute ha dato una spiegazione esaustiva di questo fenomeno: “la modificazione della normale composizione o stato fisico dell’aria atmosferica interna, dovuta alla presenza nella stessa di una o più sostanze in quantità e con caratteristiche tali da alterare le normali condizioni ambientali e di salubrità dell’aria stessa e tali da costituire un pericolo ovvero un pregiudizio diretto o indiretto per la salute dell’uomo.”
Gli agenti chimici più diffusi e pericolosi sono il monossido di carbonio, il fumo di tabacco, ossidi di zolfo e azoto, ozono, i composti organici volatili, gli antiparassitari. Attenzione, quindi, ai materiali edili, alle vernici, agli arredi, alle stufe e ai caminetti e ai detergenti che si scelgono per pulire casa e uffici.
Gli agenti biologici sono microrganismi, viventi e non, presenti in casa, come muffe, batteri, spore fungine, polline e parassiti vari.
Gli acari sono responsabili di allergie respiratorie: questi animali si annidano nelle nostre case, specialmente sulle poltrone e tappeti e proliferano in aree umide.
Le muffe sono uno dei problemi più fastidiosi (e pericolosi!): la loro proliferazione è dovuta all’eccessiva umidità e alla scarsa ventilazione nell’edificio.
Tutte queste problematiche e altre legate all’inquinamento Indoor non riguardano solamente vecchie abitazioni, ANZI.
La concentrazione di tutte queste sostanze sta diventando sempre più preoccupante perché oggi, per favorire il risparmio energetico, gli edifici di nuova costruzione sono ISOLATI e impermeabili all’aria, riducendo così la ventilazione degli stessi.

La ventilazione naturale è importante ma spesso non è sufficiente...né conveniente

Mantenere il corretto ricambio d’aria, abbassando la percentuale di anidride carbonica interna e l’umidità relativa, garantisce che l’ambiente sia salubre e confortevole.
Nelle vecchie abitazioni il ricircolo d’aria avveniva per gli spifferi che si formavano nei serramenti in seguito al deterioramento delle guarnizioni, per la cattiva qualità dei materiali, tecnologie obsolete, cattiva manutenzione, assenza di isolamenti.
Nelle nuove abitazioni ad alte prestazione energetiche e in quelle ristrutturate vengono montati serramenti di ultima generazione che eliminano tutti gli spifferi e sono perfettamente sigillati. Questa è un’ottima cosa dal punto di vista dell’eliminazione delle dispersioni termiche e quindi del risparmio energetico. Ma dal punto di vista del ricambio dell’aria interna tutta la responsabilità ricade sugli abitanti che devono effettuare la ventilazione in modo manuale, aprendo le finestre, più volte al giorno e per diversi minuti, affinché il ricambio d’aria sia efficace. Ma se l’ambiente esterno è molto freddo, come accade d’inverno, in pochi minuti tutto il calore dell’edificio si disperderà verso l’esterno. Inoltre non è detto che l’aria che proviene dall’esterno sia migliore di quella interna da espellere.
Esiste fortunatamente una valida alternativa alla ventilazione naturale.

Ventilazione Meccanica Controllata (VMC): cosa è e a che cosa serve

Ti accingi a costruire o a ristrutturare casa e ti hanno parlato di Ventilazione Meccanica Controllata (VMC) e vuoi saperne e capirne di più? A cosa ti può servire un impianto di ventilazione meccanica controllata? Bene, in questo articolo contiamo di chiarirti un po’ le idee sulla VMC, sul suo funzionamento, sulla sua utilità.
La Ventilazione Meccanica Controllata rappresenta un sistema indispensabile nella realizzazione di progetti di riqualificazione energetica di edifici esistenti e nelle nuove costruzioni a basso impatto ambientale ed alte prestazioni energetiche (edifici a energia quazi zero nZEB), ma è anche una soluzione immediata a spiacevoli problemi di umidità domestica come la formazione di muffe.
I sistemi a ventilazione meccanica controllata (VMC) provvedono in maniera continuativa (h 24) a fornire aria pulita e ad espellere quella viziata, mantenendo costante la temperatura degli ambienti.
Bada bene: non ti parleremo dei classici ventilatori di estrazione, che hanno funzionamento intermittente (on/off) e non consentono un ricambio d’aria continuo e controllato.
La funzione della ventilazione meccanica controllata (VMC) è quella di immettere aria fresca dall’esterno, filtrata e pulita, all’interno di un ambiente, per offrire aria sana e respirabile per gli occupanti e un migliore igiene dell’ambiente. L’aria viene recuperata dall’esterno grazie all’uso di un ventilatore che attraverso canali e condutture, la trasporta all’interno dei locali.
E’ un sistema relativamente recente in ambito residenziale introdotto dal nuovo quadro normativo sulle certificazioni energetiche. Infatti, solo installando un sistema di VMC per il recupero di calore aria-aria all’interno dell’edificio è possibile ottenere la classe energetica A.
Il funzionamento di un sistema di VMC è piuttosto semplice:

  • Tramite l’uso di ventilatori a basso consumo e rumorosità ridotta, viene aspirata aria esterna relativamente fredda e dopo averla riscaldata la VMC la reimmette negli ambienti.
  • Allo stesso tempo, in una tubazione parallela, l’aria interna cosiddetta ‘viziata’ e più calda, viene aspirata dagli ambienti.
  • Il passaggio di calore tra l’aria interna e quella esterna, avviene all’interno di uno scambiatore.
  • Il filtraggio dell’aria esterna che deve essere immessa negli ambienti avviene tramite un filtro ad alta capacità che trattiene pulviscolo, pollini e particolati.

La VMC non è un impianto di climatizzazione

Spesso la VMC viene confusa o associata alla climatizzazione. La VMC non è un impianto di condizionamento, quindi la sua funzione non è quella di fornire aria calda o fredda a seconda della stagione, ma di generare un ricambio dell’aria interna, che, nel tempo, diventa sempre più “viziata” ed “esausta”, evitando di farci aprire le finestre con la conseguente significativa dispersione del calore interno. Il recupero di calore viene svolto tramite uno scambiatore interno al macchinario, ad oggi si è arrivati a sistemi in grado di recuperare fino al 90% del calore.

Ventilazione Meccanica Controllata a doppio flusso con recupero di calore

A livello tecnico ci sono diverse tipologie di impianti di Ventilazione Meccanica Controllata ma in questa sede ci limitiamo a considerare quello a doppio flusso con recupero di calore, il più efficiente a livello di risparmio energetico.
Questo sistema si basa sul concetto dello scambio di calore. I due canali trasportano aria di temperatura diversa: quella fredda proveniente dall’esterno in entrata e quella calda dall’interno in uscita. I due flussi vengono portati da due ventilatori all’interno di uno scambiatore di calore che li miscela per equilibrarne la temperatura e reimmetterli negli ambienti non prima di averli fatti passare da un filtro che blocca agenti inquinanti, pollini e allergeni. In questo modo si riesce a garantire un ricambio di aria continuo e un’ottima qualità dell’aria che risulta sempre fresca e pulita. Questa aria può anche essere riscaldata tramite un sistema di controllo e regolazione dei flussi, affinché l’impianto funga anche da climatizzatore, con il vantaggio dei bassissimi consumi e della ridottissima rumorosità.
Nel caso di un sistema VMC a doppio flusso c’è anche un ulteriore vantaggio, poiché grazie all’installazione di un recuperatore di calore, indispensabile in questo tipo d’impianto, si riducono ulteriormente i costi energetici negli edifici mediamente isolati, mentre in quelli più datati si riesce a eliminare muffe e altri agenti dannosi per la salute.
Proviamo a spiegare il recupero del calore con un esempio:
Supponiamo che la temperatura all’interno della casa sia di 22 °C e che all’esterno la temperatura sia di – 10 ° C.
In questo caso l’aria (carica di CO2, inquinanti, umidità) verrà espulsa passando per lo scambiatore e altrettanta aria verrà immessa in ambiente. Anche questa passerà attraverso lo scambiatore incrociando il flusso caldo (ma senza che i due flussi si tocchino) e la temperatura dell’aria passerà dai -10 °C a circa 18 °C.
Se aprissi le finestre l’aria entrerebbe a -10 °C, mentre grazie alla ventilazione meccanica l’aria entra a 18 °C.

VMC centralizzata e VMC decentralizzata (o puntuale): le differenze

Esistono due macro tipologie di sistemi di ventilazione meccanica controllata: VMC centralizzata e VMC decentralizzata (o puntuale). Ciascun sistema ha pregi e difetti, si differenzia per prezzi, filtrazione e modalità di progettazione e installazione. Tra l’impianto VMC centralizzato e le apparecchiature di ventilazione meccanica controllata decentralizzate, o puntuali, c’è quindi una notevole differenza.
Mentre la VMC centralizzata gestisce il ricambio d’aria in casa tramite una rete di tubazioni di mandata e ripresa e bocchette posizionate in punti strategici ben definiti (progettazione integrata dell’impianto), la VMC puntuale è una soluzione legata ad un ambiente singolo.
L’impianto di ventilazione meccanica controllata centralizzato è il sistema di ricambio dell’aria esteso all’intera superficie dell’abitazione o edificio.
Un’unica macchina gestisce l’immissione di nuova aria presa dall’esterno e filtrata, e l’estrazione dell’aria viziata espellendola all’esterno, tramite una rete di tubazioni e bocchette a parete.
La VMC decentralizzata (puntuale) è il dispositivo per il ricircolo d’aria ideale per ricambio d’aria su stanza singola. Facile da installare, alloggia in una parete perimetrale e si installa con un carotaggio, è spesso scelta per installazioni su abitazioni già esistenti.
L’impianto VMC canalizzato con le sue linee di distribuzione dell’aria di mandata e ripresa è certamente più efficiente rispetto a un sistema VMC decentralizzato.
Il VMC puntuale, di contro, è la soluzione più economica e facile da realizzare se non si sta costruendo o ristrutturando casa. Svolge una funzione di compromesso negli edifici già esistenti, dove diventa complicato e costoso realizzare un impianto centralizzato.
Non pensare comunque che una VMC puntuale possa compensare le funzioni, le opzioni, le prestazioni e la praticità di un impianto VMC centralizzato con tubazioni.

I vantaggi della ventilazione meccanica controllata

Questi in linea di massima sono i principali vantaggi offerti da un sistema di Ventilazione Meccanica Controllata:

  • Riduce l’umidità interna in eccesso.
  • Migliora la qualità generale dell’aria interna, ripulendola degli odori presenti negli ambienti ed effettuando contemporaneamente il recupero del calore esistente.
  • Elimina le sostanze inquinanti, prodotte di continuo dai materiali e dalle persone: CO2, vernici, collanti, profumi.
  • Può portare ad una migliore qualità della vita: infatti è possibile lavorare e dormire con aria costantemente pulita.
  • Previene le allergie: pollini, spore delle muffe, polvere vengono trattenuti nei filtri; la polvere in sospensione nelle stanze viene aspirata e scaricata all’esterno.
  • Consente un risparmio energetico: le perdite di calore per ventilazione notevolmente ridotte.
  • L’ambiente è più confortevole: non ci sono più correnti d’aria dovuti all’apertura delle finestre.
  • Protegge da possibili fastidi dell’ambiente esterno: rumori, traffico, insetti, animali.

VMC e progettazione integrata

La progettazione di edifici ad alta efficienza energetica (edifici ad energia quasi zero nZEB) deve essere mirata ed accurata; per ottenere un buon risultato occorre la collaborazione di vari specialisti fin dall’inizio della progettazione stessa. Non fa eccezione la progettazione integrata degli impianti tecnologici, compresa la ventilazione meccanica controllata, al fine di avere un dimensionamento corretto dell’impianto
L’impianto se sapientemente progettato permette di ottimizzare i consumi energetici dell’edificio.
Concludendo si può dire che la VMC è una soluzione innovativa ma ormai consolidata che permette di migliorare la prestazione energetica dell’immobile, riducendone significativamente i consumi e migliorando la qualità dell’aria interna e soprattutto, spingendoci verso edifici sempre più performanti.

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